Segnalata da Veronesi
Si tratta di una paziente proveniente da un’altra regione che è stata segnalata da Paolo Veronesi, figlio di Umberto il fondatore della senologia con il quale il dottor Magalotti si è formato professionalmente. L’intervento è pienamente riuscito. «La paziente sta bene – ha dichiarato il medico dopo aver terminato l’operazione - abbiamo effettuato anche un esame ginecologico per controllare il battito del feto e abbiamo appurato che rientra nella regolarità. Il linfonodo è stato esaminato ed è negativo. Quindi possiamo dire che tutto lascia ben sperare per una risoluzione positiva della malattia».
Non è stato comunque un intervento facile: in gioco erano due vite; quella della mamma e quello del bambino che la stessa portava in grembo. Conoscendo la delicatezza del suo stato, la donna dapprima si era rivolta all’Istituto europeo di oncologia di Milano dove lavora Paolo Veronesi, che continua l’opera intrapresa da suo padre, collaborando al perfezionamento delle tecniche di chirurgia conservativa per il carcinoma mammario e, più recentemente, allo sviluppo della tecnica del linfonodo sentinella e della radioterapia intraoperatoria quale complemento della chirurgia conservativa. Il dottor Veronesi poi ha indirizzato la paziente al dottor Magalotti, che aveva già eseguito con successo questo genere di interventi instaurando una virtuosa collaborazione proprio con l’Istituto europeo di oncologia. Un’altra donna incinta era stata operata a Fano con l’esecuzione di una mastectomia radicale e ricostruzione del seno nel luglio del 2023. In totale il direttore della Breast unit dell’Ast di Pesaro Urbino ha operato una ventina di donne in gravidanza.
L’intervento di mercoledì scorso è durato un’ora e mezza.
Coinvolto il dottor Cicoli
Le cure proseguiranno con trattamenti di chemioterapia che la signora eseguirà a Milano. Il dottor Magalotti tiene a ringraziare anche il dottor Claudio Cicoli responsabile del reparto di ostetricia a ginecologia che si è occupato del feto, la cui presenza ha indirizzato l’uso di determinati farmaci antalgici durante l’asportazione del tumore. Il risultato ottenuto conferma il grado di specializzazione raggiunto dalla senologia di Fano, a cui il dottor Magalotti ha dato un notevole impulso. Il cancro al seno non fa più paura come una volta: la percentuale di guarigione arriva normalmente al 98 per cento. «Ma questo non basta – ha detto il primario – noi vogliamo arrivare al 100 per cento».
Massimo Foghetti
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