Lo segnalano i Centers for diseases control (Cdc) sul loto sito. Le analisi di laboratorio indicano che molti di questi prodotti arrivano da fonti diverse. Il ceppo di salmonella è stato trovato sia in polli vivi che macellati, il che indica che potrebbe essersi diffuso dalle industrie che lo lavorano. Non è stato però identificato un unico comune fornitore.
I Cdc invitano i consumatori a maneggiare con attenzione il pollo crudo e cucinarlo a fondo per prevenire i contagi da cibo. Per proteggersi dalla salmonella valgono sempre le misure di igiene, come quella di lavarsi le mani con acqua e sapone, e non lavare il pollo crudo prima di cucinarlo perchè i germi possono diffondersi ad altri cibi e ai ripiani della cucina. I sintomi della salmonella, che possono comparire tra le 12 e le 72 ore dopo il consumo di pollo, sono diarrea, febbre e crampi allo stomaco.
La maggior parte delle persone si riprende in una settimana, ma in alcuni casi può volerci più tempo.
Se si ha febbre alta, sangue nelle feci o vomito frequente è il caso di consultare un medico.