Coppia cresce la figlia di 18 mesi con dieta vegana, la bimba finisce in ospedale in fin di vita

Coppia cresce la figlia di 18 mesi con dieta vegana, la bimba finisce in ospedale in fin di vita
di Alix Amer
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Giovedì 23 Maggio 2019, 20:19 - Ultimo aggiornamento: 22:56

Una coppia svedese che ha cresciuto la figlia con una dieta vegana è finita in carcere per tre mesi dopo che la bambina di 18 mesi è quasi morta di fame. Era praticamente alimentata solo con latte materno, riso integrale e patate «siete stati negligenti e avete messo in pericolo la sua vita», è quanto ha detto oggi ai genitori il giudice del tribunale distrettuale di Göteborg. La piccola è stata ricoverata in ospedale a febbraio in condizioni critiche. I medici hanno detto che era a poche ore dalla morte. E hanno dimostrato che le sue criticità erano dovute a «fame prolungata» e un altro medico ha aggiunto che era «peggio di qualsiasi altra cosa abbiamo mai visto in ospedale prima». La piccola non era mai stata registrata presso le autorità e dopo essere stata ricoverata per tre settimane nell’ospedale pediatrico della Regina Silvia è stata presa in affidamento. Sua madre adottiva ha detto alla corte che fortunatamente si è ripresa bene. 

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«Secondo la loro convinzione ideologica la figlia è cittadina del mondo, i suoi genitori non l’hanno registrata alla nascita, non l’hanno fatta controllare da un pediatra, o addirittura pesare o misurare dalla nascita», una dichiarazione della corte ripotata dal The Local. Il giudice Per Norden ha detto che sebbene la loro figlia non sia stata intenzionalmente danneggiata, ha trovato alcune delle opinioni dei genitori gravi - in particolare quelle della madre che credeva che «le persone potessero sopravvivere senza cibo e acqua con il condizionamento corretto».
 

 


Il procuratore Ximena Bene aveva fatto pressione per due o tre anni di carcere per i genitori, mentre gli avvocati della difesa sostenevano che le condizioni del bambino erano dovute a un problema di stomaco. I genitori, che seguono anche diete vegane, si definiscono “nomadi” e tendono a convivere con gli amici. Sono stati detenuti per tre mesi e hanno effettivamente scontato la sentenza in custodia cautelare, ma sono stati anche condannati a pagare 60.000 corone (5.500 euro) di danni alla figlia. Ai genitori sarà permesso di trascorrere otto settimane con la loro bambina sotto supervisione in una struttura di assistenza controllata dai servizi sociali. Il padre è stato ulteriormente condannato per diversi reati minori tra cui droga e guida in stato di ebbrezza.
 
 

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