Trapianti, “effetto Alex" traina: + 51% disponibili a donare il midollo

Alex affetto da una grave malattia genetica
Alex affetto da una grave malattia genetica
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Lunedì 18 Febbraio 2019, 16:25 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 19:42

 Quello che è stato ormai soprannominato come «Effetto Alex», dal bimbo di un anno e mezzo per cui si è mobilitata l'Italia intera, traina le iscrizioni degli italiani al registro di donatori di midollo osseo, aumentate nel 2018 del 51% rispetto al 2017. È quanto emerge dal report 2018 sulle attività di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule, presentati dal Centro nazionale Trapianti (CNT) e dal Ministero della Salute.

Continuano ad aumentare i trapianti di cellule staminali emopoietiche: lo scorso anno quelli da donatore non consanguineo sono stati 848, il numero più alto di sempre. Nell'ultimo anno i nuovi iscritti al Registro italiano dei donatori di midollo osseo sono stati 37.835 contro i 25.010 del 2017 (+51,3%): un aumento dovuto in buona parte al cosiddetto 'effetto Alex', ovvero alla grande risposta dei cittadini all'appello lanciato per trovare un donatore compatibile con il piccolo affetto da una grave malattia genetica. «Abbiamo vissuto, con la vicenda di Alex, un momento positivo di solidarietà e altruismo che è stato ben coordinato dal Centro Nazionale Trapianti», ha commentato il ministro della Salute Giulia Grillo. 

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