Quaranta anni senza manicomi: oggi per le cure pochi fondi e poco personale

Quaranta anni senza manicomi: oggi per le cure pochi fondi e poco personale
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Mercoledì 9 Maggio 2018, 23:08 - Ultimo aggiornamento: 23:09
In quarant'anni, da quando è entrata in vigore la legge Basaglia, sono venti milioni gli italiani curati senza manicomi ma oggi «in assenza di risorse adeguate, il sistema dell'assistenza psichiatrica in Italia rischia il crollo». E' l'allarme lanciato dalla Società italiana di psichiatria (Sip) a pochi giorni dal quarantennale della legge Basaglia'che sancì la chiusura dei manicomi, ovvero la legge 180 del 13 maggio 1978.

I numeri delle malattie mentali sono in costante aumento, afferma la Sip, e tra poco più di 10 anni supereranno quello delle malattie cardiovascolari collocandosi al primo posto a livello mondiale. Ma le risorse investite nel settore dell'assistenza psichiatrica
sono state inversamente proporzionali. «Oggi l'Italia - afferma il presidente Sip Bernardo Carpiniello - è al 20/mo posto in Europa sia come numero di psichiatri sia come spesa per la salute mentale, che è pari a circa il 3,5% della spesa sanitaria a fronte di numeri doppi o tripli di Paesi come Francia, Germania e Regno Unito dove tale spesa si colloca al 10-15%».
Sono 800 mila nel 2016, secondo gli ultimi dati del ministero della Salute, ricordano gli psichiatri della Sip in un incontro alla Camera sui 'Quaranta anni della legge 180, le persone assistite nei Dipartimenti di Salute Mentale, con 370 mila nuove visite per problemi legati alla psiche. Al centro dell'attenzione per questo anniversario, spiega Carpiniello, restano però anche molti punti da risolvere, soprattutto legati alle risorse, che lasciano - nonostante i numeri - l'area della salute mentale è sempre ai margini rispetto ad altre branche della medicina
». Sei milioni i pazienti in Italia, cresce la depressione e il disturbo bipolare.
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