Se ne parla nel volume “Mamma che fame” di Stefania Ruggeri, nutrizionista e ricercatrice del Crea (Centro di ricerca alimenti e nutrizione), edito da Sonzogno. Un libro che parte dall'esperienza personale con due figlie.«Questa casa non è un albergo»: verrebbe quasi da dire così, quando i ragazzi iniziano a uscire spesso con i coetanei. Una regola può essere quella del «Massimo 3» (massimo tre uscite a settimana). E poi ribilanciare l' alimentazione disordinata con i cosiddetti 'piatti di recuperò, a base di legumi, anche sperimentando ricette etniche come l'hummus, o insalate di verdura e frutta insieme (un modo di mangiare rapido e sano, adatto anche ai ragazzi che fremono per tornare nella loro cameretta). Contro i troppi drink del sabato sera c'è un decalogo anti-alcol, con suggerimenti come quello di bere a stomaco pieno e in discoteca prendere sempre il bicchiere dal bancone. E se il proprio figlio vuole abbracciare un' alimentazione vegetariana? Importante è che sia sempre sotto stretto monitoraggio medico e fare in modo di evitare carenze nutrizionali con alcune strategie, come l'introduzione della frutta secca. Se l'acne fa capolino, cosa che accade al 70% dei ragazzi, oltre alle cure dermatologiche una svolta può arrivare con l' alimentazione.
Dal consumo di cereali integrali (riso, avena, pasta, pane, farro, alimenti con basso indice glicemico) e latte nelle quantità giuste, eliminando bevande gassate e merendine e mangiando più pesce e verdure.
In generale,poi, mai parlare di dieta per ragazze (e ragazzi) ma di giusto regime alimentare. Se il problema, invece, con i maschi è lo sviluppo di una super-fame, un trucco può essere far diventare la colazione, anche salata, un mini-pranzetto, con un pò di grassi, proteine e alimenti integrali.