Influenza, anno record: oltre 8 milioni di malati

Influenza, anno record: oltre 8 milioni di malati
di Valentina Arcovio
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Domenica 1 Aprile 2018, 10:25 - Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 14:45
L'influenza sta passando. Con oltre 8,3 milioni di italiani contagiati, la stagione influenzale più brutta degli ultimi 15 anni sta volgendo al termine. Nella settimana che va dal 19 al 25 marzo, la rete Influnet ha registrato 133mila casi, che vengono considerati un po' come la «coda» di un'epidemia influenzale che di fatto non ha risparmiato quasi nessuna famiglia. «E' stata una stagione influenzale molto intensa», conferma Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss). «Negli ultimi 15-20 anni non ricordavamo un'epidemia così violenta: è stata più intensa di quella del 2004-2005 e anche di quella del 2009», aggiunge. Per fortuna la virulenza non è stata altrettanto elevata. Questo significa che il bilancio delle vittime può considerarsi piuttosto contenuto rispetto alla media. Quest'anno ci sono stati 729 casi gravi di influenza, cioè persone ricoverate in terapia intensiva, e 153 di queste sono decedute.

LA CRISI
Tuttavia, anche se la stagione influenzale è praticamente agli sgoccioli, i virus continueranno a colpire. «La scomparsa dell'influenza, almeno fino alla prossima stagione, lascia il posto ai virus delle cosiddette sindromi parainfluenzali, che domineranno nei prossimi mesi soprattutto nelle stagioni primaverile e autunnale», avverte Giovanni Maga, direttore del laboratorio di Virologia Molecolare presso l'Istituto di Genetica Molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Pavia. «Sono tre i virus parainfluenzali - continua - propriamente detti appartenenti al genere paramyxovirus, responsabili della maggioranza delle infezioni. PIV-1 e PIV-2 circolano soprattutto in autunno e causano laringiti e bronchiti. PIV-3 circola invece soprattutto in primavera ed è una delle principali cause di infezioni respiratorie gravi nei bambini quali bronchiti e polmoniti».

A questi si aggiunge il virus respiratorio RSV, che è la causa principale di infezioni respiratorie pediatriche sia in inverno che in primavera, e infetta oltre 60 milioni di bambini ogni anno nel mondo, causando oltre 160 mila decessi. «Si deve anche aggiungere il comune virus del raffreddore, il rhinovirus, che pur non causando una patologia grave, è in grado di infastidire parecchio», dice Maga.

Secondo l'esperto, in media, i bambini prendono da sei a dieci raffreddori all'anno, mentre gli adulti si ammalano da due a quattro volte. «Un studio USA ha stimato in oltre 45 milioni i giorni lavorativi perduti a causa del raffreddore ogni anno e oltre 22 milioni di giornate scolastiche», riferisce Maga. Il raffreddore interessa ogni anno svariati milioni di persone: oltre 60 milioni negli USA ogni anno e diversi milioni anche in Italia. «Un rischio frequente di tutte queste infezioni è che possano aprire la strada a superinfezioni batteriche, causando otiti e polmoniti soprattutto nei bambini», sottolinea Maga.

LE CURE
Contro i virus «cugini» dell'influenza non esistono terapie antivirali né vaccini. O almeno non al momenti, visto che ci sono diversi studi in corso su vaccini contro PIV e RSV. «Le infezioni, quindi, devono essere debellate dal sistema immunitario e noi possiamo solo diminuire l'intensità dei sintomi con antinfiammatori, antistaminici e mucolitici», spiega Maga. Insomma, dobbiamo semplicemente aspettare che passi.

Esistono però precauzioni molto semplici che sono efficaci per ridurre il rischio di infezione. Che sono in pratica le stesse per proteggersi dal virus influenzale. «Ad esempio cambiare frequentemente aria all'ambiente, cercando di mantenere la temperatura non oltre i 25 gradi centigradi, per evitare la secchezza delle vie respiratorie che facilitano l'attacco del virus», dice Maga. Gli sbalzi di temperatura che ancora si prevedono potranno essere tra i principali colpevoli diu questo colpo di coda dovuta ai virus parainfluenzali.
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