ANCONA - Il 2023 è stato per l’aeroporto Sanzio un anno da record. In termini di passeggeri, ha registrato il secondo risultato migliore di sempre, come ha ricordato anche il governatore Francesco Acquaroli, parlando non a torto di «risultato storico». Il Sanzio cresce dunque, nonostante i mille ostacoli che continua a trovarsi sulla strada - l’ultimo in ordine di tempo: lo psicodramma con Aeroitalia e i voli di continuità in bilico per Roma, Milano e Napoli - ma purtroppo, non è tutto oro quel che luccica.
La mappa
Cresce, sì, ma meno degli altri scali del Centro Italia.
Le diverse velocità
Il San Francesco d’Assisi ha registrato 532.487 passeggeri, volando a +44,2% sul 2022 e a +142,9% sul 2019. A trainare la crescita esponenziale, l’accordo con Ryanair che nella programmazione estiva 2023 ha operato oltre 70 voli settimanali da/per Perugia con una crescita del 40% rispetto alla stagione 2022. Ed è sempre la low cost irlandese a garantire in larga parte i numeri positivi dell’aeroporto di Pescara - dove Ryanair fa base - che anche nel 2023 si è confermato il più trafficato tra i competitor del Sanzio: 872.701 passeggeri, in aumento del 21,9% sul 2022 e del 24,1% sul 2019. La differenza tra il nostro aeroporto e quelli di Pescara e Perugia sta nel fatto che questi ultimi due sono pubblici, di proprietà delle Regioni che hanno trovato il modo di finanziare le nuove rotte senza incappare nello spauracchio degli aiuti di Stato. Cosa che, va detto, Palazzo Raffaello non riusciva a fare neanche prima di vendere il Sanzio a Njord Partners, figuriamoci ora. E così, lo scalo dorico subisce la competizione dei due ingombranti vicini di casa, che rischiano di limitarne il bacino di utenza. Se ad Ascoli iniziano a guardare all’aeroporto d’Abruzzo, da Macerata e alto Anconetano al San Francesco d’Assisi e i pesaresi al Marconi di Bologna (scavalcando Rimini e Forlì, che stanno messi peggio di noi), resta poco mercato per il Sanzio. Per questo potenziare il numero di rotte di rilievo diventa fondamentale.
Il bouquet di destinazioni
La conferma di Parigi, la new entry Atene e le garanzie Londra e Monaco dovrebbero trainare la programmazione estiva 2024. E il primo obiettivo in agenda resta quello di mantenere i voli di continuità per i tre hub domestici, al di là delle bizze di Aeroitalia. Ma servono accordi di ampio respiro con compagnie aeree strutturate che garantiscano nuovi collegamenti, altrimenti il Sanzio è destinato a perdere quota e a schiantarsi.