Paga in pizzeria e in uno stabilimento balneare con banconote false della costa maceratese: donna finisce sotto accusa

Paga in pizzeria e in uno stabilimento balneare con banconote false: donna finisce sotto accusa
Paga in pizzeria e in uno stabilimento balneare con banconote false: donna finisce sotto accusa
di Benedetta Lombo
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Martedì 21 Novembre 2023, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 15:36

MACERATA Si sarebbe presentata in due pizzerie e in uno stabilimento balneare tra Porto Recanati e Porto Potenza Picena e con la scusa di acquistare bibite per poco più di 10 euro, avrebbe pagato con 100 euro falsi, in due casi sarebbe riuscita a ottenere circa 90 euro di resto, in un’occasione però la donna al bancone si era accorta del tentativo di raggiro e aveva chiamato i carabinieri. Ieri in Tribunale a Macerata si è aperto il processo a carico di una donna di 44 anni originaria di Cerignola, accusata di truffa e spendita e introduzione di monete falsificate, di cui due episodi consumati e uno tentato.

 
La ricostruzione


In base a quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Civitanova nel corso delle indagini condotte con il coordinamento del pubblico ministero Enrico Barbieri, il primo episodio sarebbe avvenuto il 19 agosto del 2020 quando la donna, verso le 21.30 (a orario di chiusura) sarebbe entrata all’interno di una pizzeria di Porto Potenza chiedendo di acquistare 12 brick di thè.

Il gestore che in quel momento stava pulendo il locale, aveva servito la donna che aveva pagato il dovuto, 12 euro, con una banconota da 100 e una moneta da 2. Dopo aver preso il resto di 90 euro si era allontanata di fretta. Ed era stata proprio quella fretta a insospettire il commerciante che aveva controllato la banconota accorgendosi che era falsa. Il giorno dopo l’uomo era andato dai carabinieri e aveva denunciato il fatto.

Pochi giorni dopo i militari visionarono le telecamere presenti all’interno dell’esercizio commerciale in cui si vedeva la donna che aveva effettuato la truffa. Otto giorni dopo i militari della Stazione di Porto Recanati effettuarono un intervento in uno stabilimento balneare dopo la segnalazione di una donna che aveva cercato di pagare usando una banconota falsa. Lì l’imputata aveva chiesto di acquistare bevande per 13,20 euro pagando con una banconota da 100, la donna che era al bancone però si era accorta di qualcosa che non andava in quella banconota e l’aveva controllata con la luce del tester che accertò la falsità del biglietto. L’esercente chiamò il 112 e i carabinieri giunti sul posto fermarono la donna e la portarono in caserma per gli accertamenti del caso.

Le indagini

Fu in quell’occasione che i militari che stavano effettuando le indagini sulla precedente truffa si recarono sul posto a Porto Recanati e riconobbero nella donna la stessa persona che compariva nei filmati registrati all’interno della pizzeria portopotentina. In base a quanto emerso successivamente la 44enne avrebbe colpito qualche giorno prima anche in un’altra pizzeria di Porto Recanati.



Anche lì lo stratagemma sarebbe stato lo stesso: avrebbe chiesto 12 brick di thè pagandoli con una banconota falsa da 100 euro e ottenendo 85,40 euro di resto. Per questi fatti, dunque, le vengono contestati due episodi di truffa e spendita di monete falsificate consumati e un episodio di entrambi i reati tentati. Ieri a suo carico si è aperto il processo in Tribunale a Macerata davanti al giudice Vittoria Lupi e al pubblico ministero Rocco Dragonetti. L’udienza è stata rinviata a maggio del prossimo anno per iniziare a sentire i primi testimoni dell’accusa, ovvero le persone offese.

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