Gli chef Vissani e Beck:
poco sale tante spezie

Gli chef Vissani e Beck: poco sale tante spezie
di Francesca Filippi
2 Minuti di Lettura
Lunedì 22 Aprile 2013, 16:03 - Ultimo aggiornamento: 1 Maggio, 17:29
ROMA Avere la pressione alta del sangue non significa, ovviamente, essere nervosi: l’ipertensione, piuttosto, si ha quando il sangue preme troppo contro le pareti delle arterie.
Ma combattere il “killer silenzioso” si può. A cominciare dalla tavola. Limitare il sale nei piatti, innanzitutto: il consumo medio ottimale quotidiano – raccomandano i nutrizionisti e l’Organizzazione mondiale della sanità - non dovrebbe mai superare i 5 grammi a persona (che stanno in un cucchiaio da tè) contro gli attuali 10-15 grammi giornalieri che ciascun italiano assume mangiando panini farciti, salumi, sughi carichi, alimenti in scatola o surgelati ricchi di esaltatori del gusto.

Risultato? Quindici milioni di italiani hanno la pressione alta: il 33% degli uomini e il 31% delle donne. Un numero in crescita.
Le dosi esagerate di sale, però, non mettono a rischio solo la nostra salute, ma anche quella dei bambini.

Secondo uno studio dei ricercatori dei Centers for Disease Control and Prevention statunitense, non bisogna dimenticare che una pressione sanguigna elevata già da bambini predispone all’ipertensione e a problemi vascolari in età adulta. Eppure cucinare in modo sano senza perdere il gusto è possibile.

Parola di Gianfranco Vissani: “Basta non mettere il sale nell’acqua della pasta, ma solo nel sugo o condire l’insalata con olio extravergine e spezie profumate”. Anche Heinz Beck, famoso chef del ristorante la Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri, ha ideato il ricettario “Ipertensione e alimentazione”, realizzato in collaborazione con la Società italiana dell'ipertensione, partendo dalla riduzione drastica del sale. Beck esclude da questi menù “salva cuore”, oltre al sale, i formaggi grassi, le carni rosse, gli insaccati, i molluschi. Promossi invece ortaggi, pesce, frutta e pasta integrale.

Per tenere la pressione bassa, bene banane e legumi, oltre ad aumentare il consumo di potassio attraverso frutta e verdura (almeno 5 porzioni al giorno) per prevenire anche ictus e infarto. Un toccasana è la mela: abbassa il colesterolo cattivo, diminuisce il rischio di alcuni tipi di tumore e protegge il cuore.

Gran parte del merito va attributo alla buccia, sei volte più efficace della polpa perché ricca di flavonoidi, antiossidanti in grado di ridurre la pressione arteriosa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA