Umberto I, nuovo presidio all'avanguardia per la neuropsichiatria infantile

Il Policlinico Umberto I
Il Policlinico Umberto I
di Francesco Pacifico
3 Minuti di Lettura
Giovedì 23 Luglio 2020, 15:29
Roma si conferma un'eccellenza nella neuropsichiatria infantile. Al Policlinico Umberto I - dove Giovanni Bollea ha fondato l'istituto di via dei Sabelli - oggi è stato inaugurato un nuovo reparto in questo campo all'avanguardia, che con un progetto pilota potrà accogliere anche soggetti in età adolescenziale con esordi psichiatrici in fase acuta non gestibili in altri contesti clinici alternativi.

Soprattutto il nuovo reparto, in base e in funzione della gravità del quadro clinico, metterà a disposizione un ambulatorio, un diurno terapeutico e due reparti degenza per diverse fasce di età nell'ambito dell'età evolutiva. Le attività saranno inoltre integrate per le condizioni psico-organiche con l'area neurologica già parte integrante della struttura all'Umberto I.

Non a caso il direttore del reparto Vincenzo Leuzzi ha spiegato che così si completa l'offerta assistenziale dell'Istituto di neuropsichiatria infantile, fondato dal professor Bollea, rispondendo ad una crescente richiesta assistenziale in un ambito riconosciuto critico dalla regione da oltre 10 anni. È infatti ben noto che nella fascia di età 12-25 anni la morbosità psichiatrica oltre ad avere un picco di frequenza che supera ogni altra morbosità, è di gran lunga quella che comporta per il giovane paziente il più rilevante e persistente declino in termini di qualità di vita».

Guardando alla situazione italiana, Leuzzi nota che «che negli ultimi anni si riscontra inoltre una crescente anticipazione nell'età di esordio dei disturbi psichiatrici anche con caratteristiche inedite (condotte gravemente autolesive e suicidarie) che hanno progressivamente saturato le capacità di risposta assistenziale disponibili sul territorio». In quest'ottica il nuovo reparto «costituisce un modello di intervento nell'acuzie psichiatrica del minore che ha un carattere terapeutico indifferibile ed è centrato sul lavoro coordinato di un team multidisciplinare con specialisti in neuropsichiatria infantile, psicologi, terapisti per la riabilitazione psichiatrica, assistenti sociali».

L'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, ha garantito che «con l'uscita dal Commissariamento dobbiamo rimettere al centro il tema della salute mentale. È stato fatto un'investimento importante che ci permette di avere un reparto funzionale, moderno ed accogliente. Un polo territoriale unico nel suo genere e che sarà in grado di garantire la prevenzione, il trattamento e la riabilitazione del disagio psichico adolescenziale».

Il direttore generale del Policlinico, Vincenzo Panella, ha spiegato che «nonostante il periodo di emergenza sanitaria legata al Covid-19, possiamo metterla a disposizioni dei giovani pazienti e delle loro famiglie.
La struttura è dotata di 8 posti letto in continuità di cure con quelli dei reparti di neurologia e psichiatria presenti nello stesso Istituto e sarà capace di rispondere tempestivamente ai bisogni dei cittadini».
© RIPRODUZIONE RISERVATA