Virus, nuove macchine salva-vita per Gemelli e Spallanzani

Virus, nuove macchine salva-vita per Gemelli e Spallanzani
Virus, nuove macchine salva-vita per Gemelli e Spallanzani
di Lorenzo De Cicco
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Mercoledì 13 Maggio 2020, 09:03 - Ultimo aggiornamento: 16:00

Grazie alla generosità dei lettori del Messaggero raddoppiano gli aiuti per il Gemelli e lo Spallanzani, i due baluardi di Roma nella guerra al Covid-19. Dopo la prima tranche da 200 mila euro, donata ai due ospedali alla fine di marzo, nei giorni più duri dell'emergenza coronavirus, quando era essenziale attrezzare al meglio le terapie intensive per evitare di arrivare a scelte drammatiche, come decidere chi salvare, ecco altri 190 mila euro. Già versati, in parti uguali, sui conti correnti del policlinico e dell'istituto nazionale per le malattie infettive. Aiuti concreti: con le prime adesioni sono stati acquistati 12 ventilatori polmonari e adesso, con i nuovi fondi, saranno comprati altri macchinari indispensabili per continuare a salvare vite. In totale, dunque, è stata raggiunta quota 390 mila euro.
Il Gemelli, spiega il direttore generale Marco Elefanti, acquisterà 10 sistemi per la defibrillazione e 7 elettrocardiografi, «una dotazione necessaria a garantire il supporto cardiologico ai pazienti ricoverati nei nuovi reparti Covid». Lo Spallanzani invece destinerà i fondi per l'acquisto di «due ecografi portatili destinati alla diagnostica per immagini per la polmonite Covid-19 associata e per le esigenze nel campo della patologia epato-biliare», sottolinea il direttore generale dell'istituto, Marta Branca. Anche in questo caso si tratta di strumenti «assolutamente necessari per fronteggiare l'emergenza. Ci aiuteranno a conseguire risultati determinanti per aumentare il numero di guarigioni».
PIOGGIA DI ADESIONI
In migliaia hanno aderito alla nostra sottoscrizione: famiglie, coppie, professionisti. E in centinaia tra attori, registi, scrittori, sportivi, rappresentanti del mondo della musica e della tv hanno voluto fare da testimonial. Nel complesso, insieme con le altre testate della Caltagirone Editore già ad aprile era stato donato, come prima tranche, un milione di euro ad alcuni tra i principali ospedali italiani.
«Al Messaggero possiamo solo dire grazie - dice Rocco Bellantone, direttore del governo clinico del Gemelli - Se a Roma, pur avendo pagato un prezzo pesante in termini di vite, non si sono raggiunti i numeri drammatici di altre regioni, è perché ci siamo fatti trovare preparati con le terapie intensive e i respiratori a sufficienza». Per Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani, «ogni donazione da parte dei vostri lettori ci ha permesso di avere le armi migliori per sconfiggere il virus. Il vostro aiuto è stato vitale, nel vero senso della parola».
 

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