ASCOLI I segnali sono positivi, per un’apertura della nuova stagione turistica nel capoluogo piceno che lascia trapelare ottimismo per i ponti di primavera, da Pasqua al Primo maggio. Con alcune strutture già verso il “pieno” a livello di prenotazioni e altre con l’unica incognita legata al meteo che, dopo la tormentata fase iniziale della stagione lo scorso anno, in qualche caso spinge i potenziali visitatori verso le scelte “last minute”. E non mancano anche le prenotazioni di specifici target di turisti, dai cicloturisti ai gruppi di appassionati di viaggi in moto. Sicuramente, quella in arrivo si preannuncia come una primavera con potenziale incremento di prenotazioni, lasciando trapelare ottimismo anche in prospettiva, per l’estate. Nel frattempo, sia strutture ricettive che l’Arengo lavorano per incrementare la durata della permanenza dei turisti in città, attualmente con una media di un giorno e mezzo.
Segnali positivi
Tastando il polso ad alcuni operatori del settore ricettività ad Ascoli, emergono sostanzialmente segnali positivi già dal periodo pasquale e i ponti di primavera, con prenotazioni già a buon punto seppur, in qualche caso, con il freno tirato per qualcuno a causa del rischio maltempo (dopo l’esperienza dello scorso anno) e, quindi, a fronte di richieste di informazioni, c’è chi punta sul “last minute”. «Dopo lo scorso anno un po’ in ribasso, per la Pasqua siamo già pieni – sottolinea Matteo Di Sabatino, presidente della sezione turismo e industria alberghiera di Confindustria Ascoli nonché titolare di due importanti strutture ricettive in pieno centro come Palazzo Guiderocchi e Palazzo dei Mercanti – e sembra essere tornati alla normalità, anzi meglio del previsto.
La permanenza
Uno degli obiettivi a cui tutti, dall’amministrazione comunale – con l’attivazione di nuovi possibili punti di attrazione turistica e la valorizzazione di aree storico-archeologiche – alle attività ricettive, si sta lavorando è riuscire ad incrementare la permanenza dei turisti in città. «Attualmente – spiega Di Sabatino – viaggiamo ad una media di un giorno e mezzo, ma possiamo azzardare che si sta vedendo un piccolo incremento e siamo vicini ai due giorni. È chiaro tuttavia che tutto il lavoro che si sta facendo vedrà i suoi frutti tra qualche anno». Sulla stessa linea anche Marco Ciucci che sottolinea come »questo tipo di obiettivo non è immediatamente raggiungibile, ma è ipotizzabile soltanto a medio-lungo termine».