Videosorveglianza e bodycam: l’Arengo vara il regolamento. Obiettivo garantire la privacy

Videosorveglianza e bodycam: l’Arengo vara il regolamento. Obiettivo garantire la privacy
Videosorveglianza e bodycam: l’Arengo vara il regolamento. ​Obiettivo garantire la privacy
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Martedì 9 Aprile 2024, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 11:50

ASCOLI L’Arengo aggiorna il regolamento per potenziare l’utilizzo di telecamere per la sicurezza cittadina (incluse le microcamere sulle divise della polizia locale) rispettando doverosamente la privacy. La modifica del tessuto normativo comunale che riguarda proprio il trattamento dei dati personali nel rispetto dei cittadini e consente di regolamentare adeguatamente l’utilizzo della videosorveglianza in città e di altre tipologie di riprese per garantire sicurezza e pubblica incolumità finirà all’attenzione della prossima seduta del consiglio comunale prevista per giovedì a Palazzo dei Capitani.

Un passaggio importante anche per il corretto utilizzo della tecnologia a beneficio della città.

Un discorso che prelude anche a una successiva installazione di ulteriori telecamere e videocamere di sorveglianza, come conferma anche il documento programmatico 2024 dell’Arengo.

Sicurezza e telecamere

Mettendo a punto il regolamento per eliminare possibili criticità legate al rispetto della privacy, per quanto riguarda il servizio di videosorveglianza, l’Arengo, secondo gli indirizzi del sindaco Marco Fioravanti, confermati dal Documento di programma (Dup) per l’anno in corso, oltre a garantire un controllo sui punti più strategici del territorio cittadino, sui parchi e giardini pubblici, intende arrivare a un controllo più efficace al fine di scoraggiare atti e azioni vandaliche. Sarà necessario, quindi, procedere anche all’individuazione dei punti sensibili per collegarli ai server di registrazione.

Ma l’altra novità, già anticipata, riguarderà l’utilizzo delle bodycam, ovvero microcamere sulle divise dei vigili urbani. Chiaramente, per l’utilizzo di queste bodycam, così come avviene per i Comuni italiani che le hanno già adottate, il regolamento da modificare dovrà includere con precisione tutte quelle attività in cui la polizia locale potrà utilizzare questi micro-strumenti di ripresa video che serviranno a tutelare sia i cittadini che gli stessi agenti in casi con potenziali rischi o pericoli. Ad esempio, nelle altre città le bodycam vengono utilizzate anche durante la movida qualora la situazione possa sfociare in risse, aggressioni o altri reati.

I limiti

Le microcamere non potranno essere impiegate per un utilizzo diffuso e continuativo né, ad esempio, per documentare semplici violazioni amministrative e richiederanno un preavvertimento degli operatori, in caso di situazioni che possano evolvere in maniera violenta o sfociare in certi reati.

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