FdI, problemi in famiglia. Nella maggioranza anconetana è il gelo: «I toni? Toccaceli è così»

FdI, problemi in famiglia. Nella maggioranza anconetana è il gelo: «I toni? Toccaceli è così»
FdI, problemi in famiglia. Nella maggioranza anconetana è il gelo: «I toni? Toccaceli è così»
di Andrea Maccarone
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Mercoledì 8 Maggio 2024, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 11:48

ANCONA Un affronto che si è consumato a favore di telecamere. Quasi fosse cercato. O che comunque non si è voluto coprire nelle segrete stanze. Lo scontro tra il capogruppo FdI Jacopo Toccaceli e il vicesindaco, nonché assessore al Bilancio, Giovanni Zinni dello stesso partito è andato in scena lunedì mattina in sede di commissione consiliare. Il tema: la mancata operatività della norma sulla compensazione approvata circa 8 mesi fa in consiglio comunale. Misura, per altro, proposta dallo stesso Zinni e che servirebbe a scovare i cittadini morosi o inadempienti nei confronti del pagamento di sanzioni o imposte comunali.


Le reazioni 

Sono volate parole al vetriolo. «Non è possibile che dopo tutto questo tempo non si è dato seguito a questa norma» è entrato a gamba tesa Toccaceli su Zinni che, in un primo momento, è rimasto completamente spiazzato.

Per non parlare dell’opposizione, spettatrice di un siparietto del tutto inatteso. Inevitabili le ripercussioni su tutta la maggioranza. Dagli scranni della Lega nessuno vuole parlare. «Il perché dell’atteggiamento di Toccaceli? Lo deve chiedere a lui» prende le distanze Vincenzo Rossi, capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia e presidente della VII Commissione (Bilancio). Ovviamente era presente anche lui l’altro giorno. Rossi prova a minimizzare: «I toni di Toccaceli sono sempre un po’ così» sdrammatizza.

L’imbarazzo 

Però l’imbarazzo in maggioranza è palpabile. Rossi prova a dare un colpo al cerchio e uno alla botte: «L’appunto del capogruppo FdI poteva anche essere giusto - dice -, ma la norma è di difficile applicazione». Si mantiene in equilibrio e fa riferimento all’accusa di Toccaceli: «Gli uffici non si parlano». E cioè: per attuare la compensazione è necessario che gli uffici che riscontrano inadempienze comunichino i nominativi ai corrispettivi che erogano contributi e agevolazioni ai cittadini. Agli inadempienti, quindi, verrebbero sottratti gli eventuali contributi qualora li percepiscano. Una questione di certo non così importante da determinare l’attacco frontale di Toccaceli al suo collega di partito e di governo. Ma tant’è, la frittata è stata fatta. In commissione, tra l’incredulità di tutti, è sceso il gelo. Così come in maggioranza subito dopo. «Ma no, non direi» stempera il capogruppo di Ancona Protagonista, Arnaldo Ippoliti che porta ad esempio gli attriti che c’erano nella vecchia Dc (da dove proviene culturalmente lui stesso). «Succedeva spesso, era un modo per confrontarsi internamente» spiega. Sì, ma non davanti alle telecamere, alla città e all’opposizione. «Tanti saluti». Chiude.

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