Unica e segreta. Ancona, la bella addormentata, si risveglia e si rivela “unica”. Gli anconetani non si sono mai creduti cittadini particolari e inimitabili, perché per indole non celebrano un’identità, non si sentono abitanti di un luogo speciale. È stato anche questo understatement, a determinare una scarsa fierezza di appartenenza, quella che fu di Stamira, eroina contro Federico Barbarossa nel 1174.
L’unicità
Poi, ecco la scoperta dell’unicità, rivelata da alcune recenti pubblicazioni che, in guisa di guide turistiche, si propongono al visitatore, ma anche all’anconetano distratto, sollecitato a indagare nei “segreti”, sempre trascurati, della loro città. Fino a un paio di anni fa, addetti di agenzia di viaggi, librai o edicolanti non avrebbero saputo offrire, a chi chiedeva un “baedeker” della Dorica, altro che il classico volume verde del Touring Club, “Ancona e Provincia”, che risale al 2004. Oppure il City Book “Ancona”, di tre anni dopo, che porta la firma di Federico Lacche (Mondadori Electa). Ora, a smentire chi sostiene che ormai, per visitare una città, basta scorrere Google Maps, si rincorrono, in libreria, pubblicazioni che raccontano quell'Ancona unica e segreta, più di quante se ne siano mai contate.
La più alternativa
L’ultima, in ordine di uscita, è “Ancona” di Ediciclo editore. È la più alternativa: fa parte della collana Guide Nonturismo. Il sottotitolo “Deviazioni inedite raccontate dagli abitanti” dà provocatoriamente conto del fatto che ogni tappa dei tre itinerari di visita suggeriti, “Due Soli”, “Maree” e “Sanguemisto”, è descritta da un anconetano, nativo o adottivo. La cura e la supervisione sono del collettivo di scrittura Wu Ming 2 e di Sineglossa, organizzazione culturale anconetana transdisciplinare. Ritratti dipinti di angoli, piazze e facce della città, creati da tre ardite illustratrici, Francesca Albergo, Francesca Arena e Chiara Di Luca, sostituiscono le tradizionali foto.
Una guida” (Odòs) di Margherita Gallo e Anna Tonini, e “100 cose da sapere e da fare ad Ancona e nella Riviera del Cònero” (Ed. Raffaello), della fortunata serie di Chiara Giacobelli. Indicazioni utili per degustazioni enogastronomiche, ospitalità ed eventi pubblici, suscettibili di cambiamenti, corredano queste due ultime pubblicazioni, le distinguono dalle altre, e ne indicano però una scadenza.
L’eredità di Scarabicchi
Scadenza da cui resta invece immune, perché senza tempo, come la poesia, “Una città di scoglio”. Edito nel 2016 da Affinità elettive, sottotitolato “Breve viaggio ad Ancona”, più che una guida è compagnia ideale delle passeggiate in giro per la città, preziosa eredità del poeta Francesco Scarabicchi. Così ora Ancona, unica come ogni città, sarà un po’ meno segreta, almeno per gli anconetani.