Un futuro incerto per la Sutor
tante ipotesi ma bisogna far presto

Un futuro incerto per la Sutor tante ipotesi ma bisogna far presto
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Lunedì 12 Maggio 2014, 20:33 - Ultimo aggiornamento: 20:35
​MONTEGRANARO - E adesso? Quale sar il futuro della Sutor? Serie A, Dna, fusione, campionati regionali, fallimento. Un range di possibilit che va dalla luce accecante dei riflettori al nero assoluto. Nessuno vuole più vivere stagioni travagliate come le ultime due, per cui fare il passo adeguato alla gamba è la priorità. Ricomporre la frattura tra Triade e consorzio è la prima cosa da fare se si vuole ancora una Sutor ad alto livello. Secondo indiscrezioni, sul piatto ci sarebbe la proposta, avanzata da una decina di imprenditori membri di Insieme per la Sutor, di rilevare il pacchetto azionario in mano al duo Basso-Trapè. Disponibilità reciproca ci sarebbe, i problemi riguardano la copertura dei debiti pregressi.

Entro giovedì andrebbe presentata l'istanza di iscrizione al campionato di serie A. Cosa che, a questo punto, non interesserebbe la Sutor, retrocessa. Ma con Siena che rischia di non esserci il prossimo anno, i gialloblù sono i primi aventi diritto in caso di ripescaggio, sembra però un miraggio pensare alla serie A.

Meno fantasiosa è la partecipazione alla Dna Gold. Un campionato che ha dei vantaggi rispetto alla serie A: costi più contenuti e minori obblighi a livello contributivo.Non c'è iscrizione da presentare, basta il rinnovo dell'affiliazione alla Fip e il pagamento della prima rata campionati (22 mila euro). Resterebbero però da coprire i debiti pregressi e la risoluzione delle questioni aperte al Bat (200 mila euro). Difficile, ma non impossibile.

Se non si riuscisse a trovare una quadratura, il futuro potrebbe essere nelle serie minori, magari mantenendo il numero di affiliazione che per i tifosi vuol dire comunque continuità con la sessantennale storia sutorina. Improbabile una fusione con la Poderosa di Riccardo Bigioni, il rischio è quello di fare la fine di Treviso, finita nel campionato di Promozione, oppure ripartire in C regionale. Ricominciare dal basso iniziando a risanare incassando i parametri dei giocatori, per poi pensare ad una lenta risalita.

L'ipotesi più drammatica è invece il fallimento, con conseguente sparizione della società. Le manovre delle prossime settimane saranno orientate ad evitarlo, ma il suo spettro aleggia minaccioso.
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