Roma, Sabatini: «Vucinic andrà via,
Menez al Psg, De Rossi non si muove»

Jeremy Menez a Riscone (foto Daniele Montigiani - LaPresse)
Jeremy Menez a Riscone (foto Daniele Montigiani - LaPresse)
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Domenica 24 Luglio 2011, 16:43 - Ultimo aggiornamento: 23 Agosto, 23:34
ROMA - Il direttore sportivo giallorosso, Walter Sabatini, ha tenuto una conferenza stampa a Riscone di brunico per fare il punto sulla campagna acquisti e cessioni. Sintetizzabile cos: Menez via, Vucinic quasi, De Rossi non si muove, Pastore non arriva.



Sulla partenza di Jeremy Menez, a un passo dal Paris Saint-Germain, Sabatini ha precisato che «è stata una scelta dolorosa. Ancora non è stato ceduto, gli ho dato il permesso di lasciare il ritiro e di andare ad incontrare il Psg, ma manca ancora l'ok. Mi dispiace non aver potuto lavorare con lui». Menez ha lasciato il ritiro in attesa della conclusione della trattativa, che dovrebbe portare circa 8 milioni nelle casse della Roma.



Un altro addio potrebbe essere quello di Mirko Vucinic, cercato dalla Juventus e dal Manchester United: «Potrebbe essere un'operazione dolorosa. È un calciatore molto forte, ma è probabile che se ne vada. È una possibilità molto concreta, cercheremo di sostituirli nel migliore dei modi».



Netta la presa di posizione su Daniele De Rossi, col contratto in scadenza nel 2012: «Non è oggetto di trattative, non è mai stato messo sul mercato - le parole di Sabatini - C'è una negoziazione in corso che stiamo portando avanti con lui e il suo entourage. Ripeto, non faremo trattative per lui». Anche a rischio di perderlo a parametro zero, come capitato con Mexes: «Siamo pronti a correre il rischio, ma preferisco fare una trattativa lunga e dolorosa piuttosto che farlo partire oggi. Non è sul mercato e la società farà di tutto per trattenerlo».



Nessuna pazzia in programma invece per strappare Javier Pastore al Palermo: «Pastore è un calciatore speciale, vede le linee oscure di passaggio. Ma non è un calciatore che potrà venire alla Roma. Non mi piace riproporre calciatori, e poi appartiene a un mercato che la Roma non deve percorrere in questo momento. Secondo me, comunque, la Roma presto si accorgerà di aver già fatto il proprio scoop. Di chi parlo? Di Lamela, che è stato tesserato da comunitario».



L'acquisto degli americani andrà in porto. «Colgo una conflittualità, una litigiosità nella trattativa» tra la cordata statunitense guidata da DiBenedetto e UniCredit, «ma è la stessa che riscontro io tutti i giorni sul mercato dei giocatori. Non mi aspetto colpi di scena, non ho sentore di nulla. Questa società sarà in mano agli americani con dei soci di minoranza, ovvero UniCredit - ha detto Sabatini - Per me non è cambiato niente, sono qui per continuare a fare il mio lavoro. Dimissioni nel caso in cui dovesse saltare tutto? È una domanda difficile, ma è un pensiero che non mi sfiora neanche. Non me ne andrò perchè l'operazione andrà in porto».



«Totti-Baldini? Non farò mediazioni, il rapporto tra lui e Totti non deve essere mediato. Loro sono state le architravi dell'ultimo scudetto della Roma insieme a Capello. Sono persone che hanno dato un contributo sostanziale e significativo qualche anno fa. Nè uno nè l'altro meritano un mediatore» - ha detto ancora Sabatini- Parlerò con Francesco e in parte ho già parlato con il nostro linguaggio tacito. Franco ha voluto dire delle cose che io condivido, come la costruzione del progetto che abbia certi requisiti, con una società che voglia lavorare in una direzione. Tra Totti e Baldini non ci sarà bisogno di mediare, sanno da soli come risolvere una cosa, che a mio parere è minimale. Ho visto Totti sorridente e tranquillo, non dobbiamo pensare che ogni cosa possa minare la tranquillità dello spogliatoio, che deve essere inquieto, con la quiete non si vincono le partite».
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