L'Udinese piega la Lazio 2-1 e prenota
la Champions: scavalcata anche la Roma

Di Natale festeggia dopo il gol
Di Natale festeggia dopo il gol
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Domenica 8 Maggio 2011, 13:39 - Ultimo aggiornamento: 7 Giugno, 22:39
ROMA - L'Udinese batte la Lazio 2-1 nello spareggio Champions, scavalca la Roma e conquista il quarto posto in classifica. Con il Milan gi campione d'Italia, dopo lo 0-0 di sabato sera all'Olimpico con la Roma, l'Inter batte 3-1 la Fiorentina e intanto a due giornate dal termine arriva un altro verdetto del campionato.



Il Brescia, sconfitto a Catania 2-1, è matematicamente retrocesso in serie B (insieme al Bari) per effetto della sconfitta in casa e della contemporanea vittoria del Lecce sul Napoli (2-1). Il Cesena vince a Cagliari 2-0, pareggio senza gol tra Bologna e Parma 0-0, mentre stasera alle 20.45 c'è Genoa-Sampdoria.





Udinese-Lazio 2-1

Totò Di Natale riaccende il sogno europeo dell'Udinese e gela le speranze della Lazio. La classifica vede infatti ora l'Udinese a quota 62, a più 2 sui biancocelesti e sulla Roma. Decide una doppietta del numero 10 friulano nel primo tempo. Alla Lazio, che sbaglia malamente un rigore con Zarate, non basta il gol di Kozak a un quarto d'ora dal termine. Di Natale, intanto, vola a quota 28 gol e stacca Cavani nella classifica dei marcatori.



La Lazio dura poco più di mezz'ora, poi l'attacco dell'Udinese mette a nudo le lacune difensive della formazione biancoceleste. La squadra di Edy Reja fatica sulle veloci ripartenze dei friulani e la linea arretrata, poco supportata dal centrocampo, sbaglia sempre i tempi del fuorigioco. Di Natale e Sanchez sembrano imprendibili e dopo tre minuti, sul cross insidioso di Di Natale, suona già l'allarme: la Lazio si salva con affanno. Al 7' Asamoah serve in profondità Di Natale e Muslera salva il risultato chiudendo lo specchio sulla conclusione del numero 10. L'unico squillo della Lazio è merito di un'invenzione di Hernanes, che al 21' salta Badu e poi scarica in porta un sinistro che termina sul fondo.



I biancocelesti provano ad alzare il baricentro, ma rischiano in contropiede. Come al 24' quando Pinzi, lanciato da Sanchez, scavalca Muslera: il pallone attraversa tutto lo specchio della porta, Di Natale cerca la zampata ma non riesce a correggere in porta. Il bomber dei friulani spreca un'altra chance al 31', quando sbaglia una sorta di rigore in movimento vanificando l'assist di Isla, poi si rifà al 35' con la complicità della difesa della Lazio e l'assistenza del solito Sanchez: la trappola del fuorigioco s'inceppa ancora e il n.10 di collo pieno infila Muslera sul primo palo.



La disastrosa giornata della Lazio continua e al 42' Di Natale concede il bis dopo un'azione iniziata da Sanchez e rifinita da Isla: la difesa della Lazio non sale, l'attaccante stavolta deve solo spingere dentro col sinistro il pallone del 2-0. Ma la gara non è finita perché al 68' l'Udinese rimane in 10 per il fallo da rigore di Angella (punito con un rosso forse eccessivo da Rizzoli) ai danni del neo-entrato Rocchi. Dagli 11 metri però Zarate calcia malissimo: tiro centrale e lento che Handanovic non ha difficoltà a bloccare.



Sciupata la palla che avrebbe potuto riaprire la partita, la superiorità numerica spinge comunque di nuovo in avanti la Lazio. Zarate prova a farsi perdonare l'errore dal dischetto fornendo l'assist che a un quarto d'ora dal termine riapre tutto: cross dalla destra, Biava va a vuoto e Kozak, entrato al posto di Hernanes, sbuca nel mucchio a centro area e tocca di piatto destro in rete in mezzo a un nugolo di gambe.



Nel quarto d'ora finale è un autentico assedio: i biancocelesti sfiorano ancora il pari con un colpo di testa di Kozak che si stampa sul palo e con due incornate di Dias: la prima fuori, la seconda respinta da un super-Handanovic. Le speranze della Lazio si spengono però definitivamente al 90' sul tentativo da due passi di Rocchi che non trova la porta. Finisce 2-1 per l'Udinese e la Champions ora è più lontana.

Udinese (3-5-2): Handanovic; Benatia, Zapata, Angella; Isla; Badu, Pinzi, Asamoah, Armero (48' st Pasquale); Sanchez (24' st Ekstrand), Di Natale (26' st Corradi). A disp. Belardi, Cuadrado, Abdi, Denis.

All. Guidolin.

Lazio: Muslera; Lichtsteiner, Biava, Dias, Garrido (1' st Scaloni); Brocchi,Matuzalem; Gonzales, Hernanes (23' st Kozak), Zarate; Floccari (21' st Rocchi). A disp. Berni, Del Nero, Bresciano, Sculli. All Reja.

Arbitro: Rizzoli di Bologna

Reti: 35' pt e 42' pt Di Natale, 31' st Kozak

Espulsi: Angella

Spettatori: 23 mila circa





Inter-Fiorentina 3-1

L'Inter stende la Fiorentina e mette in cassaforte il secondo posto. Al Meazza, i nerazzurri vincono 3-1 e rendono solo un po' meno amara la festa-scudetto del Milan. La vittoria contro i viola è firmata dall'ex di turno Pazzini, da Cambiasso e Coutinho. Leonardo fa un moderato turn-over in vista della semifinale di ritorno di coppa Italia con la Roma e, nonostante le assenze importanti di Sneijder e Stankovic, riesce ad ipotecare i tre punti già prima del riposo. La Fiorentina, il cui campionato è virtualmente finito da un pezzo, è pericolosa in avvio con Gilardino che, sul cross dalla destra di Cerci, anticipa Ranocchia e di destro centra la traversa. L'ex Pazzini pareggia poco dopo il conto dei legni con un destro deviato da Boruc che sfiora la traversa, poi al 25' fa centro sfruttando l'assist dalla sinistra di Eto'o: il numero 7 controlla in area e con un destro rasoterra infila Boruc. L'Inter piazza il micidiale uno-due al 28', quando sulla punizione dalla trequarti di Eto'o è Cambiasso a beffare il portiere dei viola con un colpo di testa ravvicinato. Al 44' è Boruc a tenere in vita le poche speranze dei viola salvando con i piedi sulla conclusione rasoterra di Maicon. Il copione del primo tempo si ripete nella ripresa: la Fiorentina parte forte e Gilardino sfiora il pari al 54'. L'attaccante, a tu per tu con Julio Cesar, calcia a fil di palo. La squadra di Mihajlovic accorcia le distanze a un quarto d'ora dal termine con Gilardino, ispirato da Santana: il numero 11 dei viola controlla di destro e calcia di sinistro a incrociare, Julio Cesar è battuto. La speranza di una possibile rimonta dei viola, però, è stroncata sul nascere da Coutinho che al 79' trasforma direttamente su punizione. Nel finale la Fiorentina ci prova ancora con Gilardino, ma Julio Cesar è attento e l'Inter mette in cassaforte il secondo posto.

Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Materazzi (31' st Lucio), Ranocchia, Chivu (27' st Obi), Zanetti, Cambiasso, Kharja, Coutinho, Eto'o (13' st Pandev), Pazzini. (Castellazzi, Samuel, Faraoni, Milito). All.: Leonardo

Fiorentina (4-3-3): Boruc, De Silvestri, Gamberini, Natali, Pasqual (36' st Comotto); Behrami,

D'Agostino (11' st Mutu), Montolivo; Cerci, Gilardino, Vargas (Frey, Kroldrup, Ljajic, Santana, Marchionni). All: Mihajlovic

Artbitro: Banti di Livorno

Reti: nel pt 25' Pazzini, 28' Cambiasso; nel st 28' Gilardino; 31' Coutinho.

Spettatori: 40.000 circa





Bologna-Parma 0-0

Bologna e Parma non si fanno male. Il derby emiliano finisce a reti bianche e sotto i fischi del Dall'Ara. Che non assiste alla sesta sconfitta del Bologna ma si deve accontentare di una partita dai ritmi blandi tra due squadre, non ancora matematicamente salve, ansiose di chiudere al più presto il loro campionato.

Bologna
(4-3-1-2): Viviano, Moras, Portanova, Britos (24' st Cherubin), Morleo, Casarini (34'

st Gimenez), Radovanovic (15' st Krhin), Perez, Ekdal, Ramirez, Di Vaio. (Lupatelli, Rubin,

Siligardi, Paponi). All.: Malesani

Parma (4-4-2): Pavarini, Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Gobbi, Valiani, Morrone, Dzemaili, Modesto, Giovinco (36' st Galloppa), Bojinov (24' st Candreva). (Russo, Paci, Pisano, Angelo, Oliveira). All.: Colomba

Arbitro:
Bergonzi di Genova

Spettatori: 19.879





Brescia-Catania 1-2

Brescia in B dopo la sconfitta in casa per 2-1 con il Catania e la vittoria del Lecce sul Napoli. I siciliani vanno in vantaggio al 27': cross da destra di Gomez e deviazione sottomisura di Silvestre. Al 31' della ripresa il raddoppio di Bergessio, che penetra dalla sinistra e infila Arcari. Il Brescia accorcia le distanze al 91 (punizione all'incrocio di Diamanti) ma non serve a nulla: il Brescia è in B.

Brescia (4-3-1-2): Arcari; Zambelli, Zoboli, Bega, Berardi; Baiocco (22' st Lanzafame), Hetemaj, Konè (4' st Jonathas); Diamanti; Caracciolo, Eder (Leali, Filippini, Zebina, Vass, Accardi). All: Iachini

Catania (4-3-3): Andujar; Potenza, Silvestre, Spolli, Capuano; Ricchiuti (20' st Lodi), Carboni, Biagianti 6; Schelotto, Bergessio (36' st Lopez), Gomez (Campagnolo, Marchese, Izco, Augustyn, Pesce). All: Simeone

Arbitro: Orsato di Schio

Reti: nel pt 27' Silvestre; nel st 31' Bergessio, 46' Diamanti.





Cagliari-Cesena 0-2

Il Cesena conquista due punti preziosi per la salvezza a Cagliari. Nella ripresa i gol: i romagnoli vanno in vantaggio al 9' con Jimenez: azione in velocità partita da Ceccarelli sulla destra: sponda di Budan e Jimenez, entrato in area, trafigge Agazzi con un rasoterra all'angolino. Il raddoppio al 39': Giaccherini fila via in contropiede sulla sinistra, palla in mezzo per Malonga: il nuovo entrato anticipa Agazzi e mette in rete.

Cagliari (4-3-2-1) - Agazzi; Perico (23' st Ariaudo), Canini, Astori, Agostini; Biondini (36' st Ceppellini), Nainggolan, Lazzari; Missiroli (29' st Laner), Ragatzu; Acquafresca. (Pelizzoli, Magliocchetti, Dametto, Conti). All: Donadoni

Cesena (4-3-3) - Antonioli; Ceccarelli, Pellegrino, Von Bergen, Lauro; Caserta, Colucci (30' pt Sammarco), Parolo; Giaccherini, Budan (29' st Malonga), Jimenez (46' st Bogdani). (Calderoni, Dellafiore, Santon, Rosina). All: Ficcadenti

Arbitro: Romeo di Verona

Reti: 9' st Jimenez, 39' st Malonga





Lecce-Napoli 2-1

Lecce in vantaggio al 4' della ripresa: incursione in area di Olivera con Campagnaro che lo atterra. Corvia dal dischetto, con un'esecuzione forte sotto, insacca. Il Napoli pareggia al 22' con Mascara. Cross dal limite di sinistra di Zuniga, il fantasista anticipa tutti e infila Rosati. A due minuti dal 90' il Lecce torna invantaggio con Chevanton: sinistro da fuori area, pallone che sbatte sotto la traversa e rimbalza oltre la linea di porta. Valeri convalida e il Lecce porta a casa 3 punti che ancora lo tengono in corsa per rimanere in A.

Lecce (4-4-2): Rosati, Tomovic, Gustavo, Fabiano, Mesbah, Olivera, Vives (25' st Giuliatto), Giacomazzi, Munari (35' st Chevanton), Corvia, Di Michele (46' st Coppola) (Benassi, Donati, Brivio, Jeda) All. De Canio

Napoli (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano, Yebda (15' st Mascara), Dossena (14' st Zuniga), Hamsik (40' st Pazienza), Lavezzi, Cavani (Iezzo, Ruiz, Santacroce, Sosa). All. Mazzarri

Arbitro: Valeri di Roma

Reti: nel st 4' Corvia (rigore), 22' Mascara, 44' Espulsi: 9' st Corvia e 29' st Cavani per doppia ammonizione

Spettatori: 14.400





Genoa - Sampdoria 2-1

Il Genoa batte nel derby della Lanterna la Sampdoria con una rete di Boselli al sesto minuto di recupero del secondo tempo. Fino a quel momento le due squadre liguri erano sull’1-1 grazie ai gol del genoano Floro Flores allo scadere del primo tempo e al pari di Pozzi al 22’ della ripresa. La sconfitta getta nel panico i blucerchiati sempre più vicini alla retrocessione. Partita brutta e nervosa vinta dal Genoa rimasta in dieci negli ultimi minuti della gara.





Sabato

Palermo - Bari 2-1

Roma - Milan 0-0



Lunedì

Juventus - Chievo





La classifica



Milan 78 Campione d'Italia

Inter 72

Napoli 68

Udinese 62

Roma 60

Lazio 60

Juventus 56

Palermo 53

Fiorentina 49

Genoa 48

Cagliari 44

Catania 43

Chievo 42

Parma 42

Bologna 41

Cesena 40

Lecce 38

Sampdoria 36

Brescia 31 retrocesso in B

Bari 21 retrocesso in B





Prossimo turno



Sabato 14 maggio:

Lazio-Genoa (ore 18)

Milan-Cagliari (ore 20.45)



Domenica 15 maggio:

Fiorentina-Bologna (ore 12.30)

Bari-Lecce

Catania-Roma

Cesena-Brescia

Chievo-Udinese

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Napoli-Inter (ore 20.45)








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