Rieti, è morto Umberto Russo,
poliziotto d'altri tempi
della squadra mobile

Umberto Russo
Umberto Russo
di Massimo Cavoli
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Lunedì 21 Agosto 2017, 20:56 - Ultimo aggiornamento: 22 Agosto, 09:05
RIETI - Ha impersonato per anni la figura del poliziotto vecchio stampo, che per le sue indagini amava affidarsi ai metodi tradizionali fatti di buone fonti e soprattutto tanto fiuto personale che gli consentiva di venire a capo anche di casi difficili. E' stata una figura simbolo della squadra Mobile di Rieti il maresciallo capo Umberto Russo, 87 anni, scomparso oggi pomeriggio all'ospedale de Lellis dopo un breve ricovero.

Originario della provincia di Avellino e amico di infanzia dell'ex ministro degli Interni Nicola Mancino, Russo era arrivato ancora giovane a Rieti dove si era sposato e aveva deciso di restare. Nei tanti anni trascorsi alla Mobile, Russo aveva saputo conquistarsi la fiducia dei diversi commissari che si sono succeduti alla guida dell'ufficio tra gli
anni 60 e 80 ma anche dei magistrati della procura che ebbero modo di apprezzare le sue capaacità investigative.

Un poliziotto con una passione autentica per il suo mestiere, che anche dopo la pensione ha continuato a rappresentare un punto di riferimento e una guida per i colleghi più giovani in servizio. Indimenticabile la sua figura, con indosso durante l'inverno l'immancabile impermeabile color crema, spesso presente in piazza Marconi, suo luogo di riferimento.

I funerali di Umberto Russo si terranno mercoledì mattina, alle 10,30, nella chiesa di largo Salvo D'Acquisto, al quartiere Micioccoli.
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