Gelosia: “fotografata” per la prima volta nel cervello

Gelosia: “fotografata” per la prima volta nel cervello
1 Minuto di Lettura
Venerdì 20 Ottobre 2017, 16:52
La gelosia fotografata per la prima volta nel cervello (di animali molto simili a noi): secondo quanto visto su scimmie monogame (una specie di scimmie dell'Amazzonia, titi) questo sentimento porta all'attivazione di aree neurali legate alla sofferenza dal sentirsi socialmente esclusi (corteccia cingolata) e aree che hanno un ruolo nel mantenimento del legame di coppia (setto laterale). Lo studio è stato pubblicato su Frontiers in Ecology and Evolution.

«Comprendere neurobiologia e origine delle emozioni può aiutare a capire le nostre emozioni e le loro conseguenze» spiega Karen Bales della University of California. «La gelosia è particolarmente interessante dato il suo ruolo nei legami romantici e anche nella violenza domestica». Le scimmie titi sono monogame e manifestano gelosia nel caso la propria compagna sia avvicinata da altri maschi. Gli esperti Usa hanno mostrato a scimmie maschi la propria femmina vicino a un maschio sconosciuto e rilevato che il maschio geloso attiva la corteccia cingolata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA