Pesaro, da Soria ultimi appelli per largo Tre Martiri: «Dovete fermare tutto». Si riunisce la commissione, giovedì il consiglio

I residenti: «Non si vuole recuperare l’ex Suzuki ma solo favorire il privato»

Pesaro, ultimi appelli per largo Tre Martiri: «Dovete fermare tutto»
Pesaro, ultimi appelli per largo Tre Martiri: «Dovete fermare tutto»
di Thomas Delbianco
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Martedì 16 Aprile 2024, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 11:49

PESARO Variante di Largo Tre Martiri, inizia l'iter in Comune per l'approvazione definitiva. La lettera di un residente con un ultimo appello: «A giovarne saranno pochi a discapito della salute della collettività». Dopo il parere positivo della Provincia (con la prescrizione di allungare la ciclabile dal lungofoglia Caboto), inizia oggi la tre giorni di passaggi istituzionali, che dovrebbero portare, se la maggioranza resterà compatta, al via libera della variante urbanistica di Largo Tre Martiri, che divide il comparto edificabile in quattro sub comparti e non prevede più, dopo l'emendamento approvato nell'ultimo assise, la chiusura nel tratto iniziale del Lungofoglia, così come la bretella di via Agostini. 

 


Il cronoprogramma


Questo pomeriggio è in programma la commissione Urbanistica. Giovedì, con inizio alle ore 14, il consiglio comunale nel quale è già inserita all'ordine del giorno la variante. Il comitato di Soria non ci sta, tanto che nell'ultima assemblea ha definito un contentino la modifica viaria, chiedendo altri punti tra i quali l'eliminazione degli appartamenti nell'area verde a fianco via Agostini, ed è pronto a fare ricorso al Tar, se la delibera verrà approvata il 18 aprile. Ieri, intanto, un residente di Soria, Fabio D'Angeli, ha scritto una lettera con un'analisi della variante di Largo Tre Martiri e una serie di considerazioni conclusive. Nella sua disamina richiama la legge regionale urbanistica all'articolo 11: non possono essere adottati nuovi Prg o varianti ai Prg vigenti, anche con il procedimento gestito tramite lo sportello unico per le attività produttive, che prevedono ulteriori espansioni di aree edificabili in zona agricola nei Comuni che non hanno completato per almeno il 75 per cento l'edificazione delle aree esistenti con medesima destinazione d'uso urbanistica, sostenendo che, nell'ambito del consumo di suolo, il terreno di Soria non potrebbe essere edificato. 


Nel dettaglio


Rilievi sulla comunicazione da parte dell'Amministrazione comunale anche in merito alla riduzione delle cubature rispetto alla previsione del Prg, 600 mq in meno, in quanto, come riportato nella lettera, la presenza del Pai in zona, andrebbe a neutralizzare una arate della capacità edificatoria già presente. «Sembra proprio - conclude D'Angeli - che il fine principale della variante in oggetto non sia la riqualificazione dell’area ex Suzuki, come ci è stato detto, ma piuttosto il ripristino di un’edificabilità perduta, a favore dei proprietari dei terreni del comparto ed a discapito dei cittadini del quartiere, che vedranno sparire uno degli ultimi spazi verdi della zona, sostituito da nuovi edifici, con conseguente aumento del traffico, aumento dell’inquinamento atmosferico, aumento delle ondate di calore estive, con conseguente peggioramento della salute psicofisica e qualità della vita dei cittadini del quartiere.

Come è possibile che l’amministrazione comunale approvi una variante al Prg che aumenta il profitto di pochi a discapito della salute della collettività, oltre alla probabile violazione di una legge regionale sul consumo di suolo?».


I dubbi


Interviene sulla variante nuovamente Gruppo Zero: «L’Amministrazione comunale ha cercato di portare a compimento una variante in tempi da primato con l’intento di chiudere la pratica entro i termini del mandato. La levata degli scudi da parte della città e del neonato Comitato di Soria che ha comportato l’accoglimento di una sola delle richieste formulate, ovvero quella di mantenere la viabilità di via Lungofoglia Caboto e via Agostini inalterate. Risultato ampiamente insufficiente in quanto la riconferma dei quattro sub comparti determina l’edificabilità del triangolo verde, i cui diritti edificatori appartengono appunto, per circa l’84%, al Comune di Pesaro. Assistiamo quindi all’ennesima forzatura progettuale che, oltre a cementificare-asfaltare uno dei pochissimi spazi verdi di Soria, avente la funzione di filtro contro l’inquinamento acustico e dell’aria, finirà per appesantire il carico urbanistico che gravita su quell’area. Una corsa culminata, nel volgere di pochissimi giorni, nel rilascio del Parere Urbanistico della Provincia che nell’occasione ha chiesto il prolungamento della ciclabile esistente fino a Largo Tre Martiri».


In prospettiva


«Una giusta prescrizione - puntualizza l’associazione - che Gruppozero aveva già sollecitato ma che, in questa versione della variante, comporterà anche l’inevitabile abbattimento di tutti gli alberi presenti lungo quel tratto di strada di via Caboto, senza possibilità di compensazione. Lo stesso parere della Provincia fornisce inoltre spunti interessanti e che a nostro avviso potrebbero invalidare l’iter burocratico della Variante». 

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