Nuova piscina bella ed efficiente, il presidente della Fondazione Carifano: «L’onere più grande, spesi 7 milioni»

Nuova piscina bella ed efficiente, il presidente della Fondazione Carifano: «L’onere più grande, spesi 7 milioni». Nella foto lo spettacolo in acqua e, nel riquadro, Giorgio Gragnola
Nuova piscina bella ed efficiente, il presidente della Fondazione Carifano: «L’onere più grande, spesi 7 milioni». Nella foto lo spettacolo in acqua e, nel riquadro, Giorgio Gragnola
di Massimo Foghetti
3 Minuti di Lettura
Venerdì 2 Febbraio 2024, 08:08 - Ultimo aggiornamento: 12:18

FANO È senz’altro il miglior impianto natatorio di tutte le Marche: ne hanno convenuto tutte le autorità intervenute ieri all’inaugurazione della piscina realizzata in via Mattei dalla Fondazione Carifano; bella per linee estetiche ed architettoniche, per funzionalità e per efficienza energetica. Un evento la cui importanza è stata sottolineata dalla partecipazione, seppur in video, del ministro dello Sport Andrea Abodi.

Orgoglio tecnologico

L’esponente del Governo aveva dato la sua disponibilità ad intervenire di persona, ma all’ultimo momento è stato trattenuto a Roma per il ricevimento al Quirinale di Jannik Sinner e della squadra italiana vincitrice della Coppa Davi; non ha mancato comunque di collegarsi da remoto con Fano per rivolgere il suo saluto alla cittadinanza e congratularsi con la Fondazione Carifano per la grande opera portata a termine.

«Un lavoro che nobilita lo sport in senso lato e che agisce non solo sul dato agonistico, ma anche sul fronte della prevenzione, della cura della salute e del risparmio energetico. In Italia purtroppo l’80 per cento degli impianti sportivi non è efficientato e ciò crea un danno economico di 1 miliardo di euro all’anno. È in impianti come questo che nasce la cultura del benessere».

Al termine del suo intervento il ministro ha promesso di rimediare alla mancata partecipazione fisica venendo a Fano per fare un tuffo nella nuova piscina. Alla cerimonia hanno partecipato il presidente della Regione Francesco Acquaroli, la prefetta Emanuela Saveria Greco, il sindaco di Fano Massimo Seri, il deputato Mirco Carloni e altre autorità civili e militari. A tutti ha rivolto il suo saluto il presidente della Fondazione Carifano Giorgio Gragnola.

Tante difficoltà

Tra tutte le opere realizzate dalla Fondazione in trent’anni di attività, da quando ha raggiunto la sua autonomia rispetto all’istituto di credito, la realizzazione dell’impianto natatorio è stata certamente la più prestigiosa, la più dispendiosa (oltre 7 milioni di euro) e anche la più difficoltosa.

«C’è voluta la mia tigna – ha detto senza mezzi termini Gragnola – insieme a tutta la determinazione del consiglio di amministrazione e dei soci, per portare a termine l’impresa.

Un’impresa che si è trovata di fronte una pandemia che ha decimato le imprese, un aumento dei costi imprevedibile, una guerra, poi due guerre che continuano ancora e che hanno influite negativamente sulla disponibilità delle materie prime. Ma alla fine, seppure il cammino dal 2019 è stato lungo, siamo arrivati alla meta».

L'aspetto sociale e sanitario

Tra l’altro Gragnola ha insistito molto sull’aspetto sociale e sanitario del nuovo impianto che potrà costituire con la vasca adatta alla riabilitazione un centro di attrazione per anziani e disabili. Non per nulla è stato finanziato con le risorse del fondo istituzionale famiglie e salute.

Mentre la piscina verrà consegnata in comodato gratuito al Comune per 30 anni, al pubblico ha chiesto solo una cosa: il rispetto del patrimonio della Fondazione. Particolarmente suggestivo è stato lo spettacolo di luci che ha proiettato il riverbero dell’acqua sulle pareti e l’esibizione dei nuotatori del sincrono pesarese.

Alla fine: la benedizione dell’impianto da parte del vescovo Antognozzi che uscendo dalle righe con la sua innata simpatia ha detto: «Io non nuoto molto bene, proverò a camminare sulle acque!».

© RIPRODUZIONE RISERVATA