Macerata, Bretella Mattei-Pieve i fondi sono un rebus: «Mancano 31 milioni»

Macerata, Bretella Mattei-Pieve i fondi sono un rebus: «Mancano 31 milioni»
Macerata, Bretella Mattei-Pieve i fondi sono un rebus: «Mancano 31 milioni»
di Mauro Giustozzi
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Giovedì 25 Aprile 2024, 01:10 - Ultimo aggiornamento: 13:00

MACERATA Sull’intervalliva la Pieve-Mattei è guerra di cifre e numeri tra minoranza e maggioranza. Sul tavolo il finanziamento di un’opera strategica per la città e l’intero territorio, nella fase in cui è in corso la gara per la progettazione esecutiva dell’appalto. Ma i conti, secondo quanto denunciato dal capogruppo comunale del Pd, Narciso Ricotta, sembrano non tornare, visto che «rispetto agli 87 milioni di euro previsti, nella Gazzetta Ufficiale veniva pubblicata dall’Anas, incaricata dalla società Quadrilatero, una somma per il bando di gara che indicava l’importo complessivo dell’appalto nella cifra di 56 milioni di euro cioè ben 31 milioni di euro in meno».

Il bando

«È una bella notizia la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del bando per l’intervalliva di Macerata - affonda Ricotta- che però arriva con quattro anni di ritardo visto che questo è il punto dove noi l’abbiamo consegnata alla nuova amministrazione.

La cosa che mi è saltata però agli occhi è che l’importo complessivo dell’appalto è di 56 milioni e non degli 87 sbandierati dal centrodestra. Ballano 31 milioni di euro che non sono proprio noccioline. È vero che c’è poi l’Iva, gli imprevisti sono al 5%, anche se vogliamo calcolare tutto ciò mancano sempre una decina di milioni di euro agli 87 indicati. Un altro fattore che mi allarma è che nel contratto di programma nazionale sottoscritto da Anas e Ministero Infrastrutture c’è una pagina dedicata all’intervalliva dove si indica un fabbisogno di tre milioni che mancherebbero per arrivare agli 87 indicati. Questo contratto di programma, che vale 44 miliardi per tutta l’Italia, risulta poi finanziato per soli 23 miliardi: c’è una serie di numeri che non torna e sui quali sarebbe opportuno che il Comune vigilasse».

Il sottopasso

Ricotta poi critica il prossimo avvio dei lavori del sottopasso ferroviario di via Roma. «È un’opera che doveva essere fatta dopo la Pieve-Mattei - afferma - perché non risolve il problema dell’ingolfamento di via Roma e in assenza della bretella paralizzerà la città. Mi sorge il sospetto che l’amministrazione acceleri sul sottopasso perché l’opera primaria, Pieve-Mattei non va avanti». Dal canto suo l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori, contesta le osservazioni che giungono dalla minoranza: «Innanzitutto c’è una gara in corso, non del Comune peraltro, per cui in linea generale io credo che sarebbe opportuno far lavorare la commissione giudicatrice senza elementi di turbativa. Non possiamo interferire come amministrazione, e non lo avremmo fatto in alcun caso, su questioni che esulano dalla nostra competenza. Rispetto all'importo base gara di appalto di 56 milioni, in generale si devono aggiungere l'Iva, le spese tecniche di progettazione esecutiva e direzione lavori, le somme a disposizione per imprevisti, gli indennizzi per espropri, le compensazioni ambientali, le indagini obbligatorie tipo archeologiche, belliche, le somme per il collegio consultivo ed altro. Quindi, facendo un discorso generale sulle gare di appalto, è normale che questa venga fatta per un importo minore rispetto al costo totale dell’opera. Mi stupisce che il consigliere Ricotta abbia sollevato la questione. È impensabile che una stazione appaltante metta a gara un’opera che non sia coperta economicamente. Compartecipando come Comune, assieme a Regione e Provincia, posso dire che nel nostro bilancio questa posta è garantita. Nel 2015 si dava per fatta quest’opera, nel 2024 si farà veramente: oggi c’è la gara in corso, tra qualche mese l’aggiudicazione ed entro l’anno i cantieri».

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