Paura del dentista? Arriva lo studio dal design anti-fobia

Paura del dentista? Arriva lo studio dal design anti-fobia
di Luisa Mosello
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Giovedì 1 Ottobre 2015, 00:51 - Ultimo aggiornamento: 25 Novembre, 12:12
Se la paura fa 90, quella del dentista supera di certo quota cento. 3 alzi la mano, anzi lo spazzolino chi né è esente. Sì perché un po' tutti, chi più chi meno, non vanno tanto a cuor leggero, e a bocca tranquilla, a sedersi sulla temuta poltrona inclinata che davvero non inspira nessuna fiducia. O meglio, anche se nel medico che ci sta davanti, la fiducia c'é, il timore, a volte il terrore di trapani, palette e dintorni é più forte. Ecco perché ben venga qualsiasi cosa, qualsiasi trovata, qualsiasi metodo che aiuti a superarla quella che può diventare una vera fobia, a tutte le età.

La paura del dentista, infatti, è una vera e propria patologia che colpisce circa il 15-20% della popolazione adulta e oltre il 50% dei bambini. In questi casi non bastano la perizia e la competenza del dottore a tranquillizzare chi, dal suo studio, vorrebbe scapparsene a gambe levate. Neanche se il rapporto é lungo e comprovato. Perché i pazienti si sentano a proprio agio, per aprire la porta della loro serenità serve una chiave dalla forma giusta, ovvero quella rappresentata dal design. L' obiettivo é creare fiducia attraverso i sensi utilizzando forme, materiali e colori che aiutino a creare un rapporto migliore con il proprio medico, come ha rivelato un'indagine realizzata da Sirona Dental System e dall’industrial designer Mario Varesco, docente del Master Design medicale allo Iulm dell'Università di Venezia.

Infatti tutti i progetti dedicati agli elementi di arredo, anche in uno studio odontoiatrico, gravitano attorno al coinvolgimento della persona e quindi dei suoi sensi. Ed é fondamentale mettere in equilibrio i vari aspetti, come i materiali, le superfici e il comfort acustico che giocano un ruolo fondamentale nel benessere globale, soprattutto in un momento di tensione e difficoltà come può esserlo una visita dal dentista. LE FORME E I COLORI Poltrone, tavoli, sedie anche nella sala d'aspetto devono essere di forma arrotondata e non spigolosa. E anche semplici, molto naturali. Luce e colore sono “gli scultori di forma” nel senso che aiutano a definire al meglio o al peggio una forma.

Nel settore dentale, come in tutto il settore medicale, i toni sono quelli che vanno dal blu al verde per un motivo molto semplice: annullano la post-immagine del rosso (fissando il sangue sotto una luce chiara e fredda, l’occhio è sottoposto a stress, generando di riflesso pallini verdi/blu che vengono annullati da camici verdi o blu o rivestimenti sedili ecc). Il blu infatti è anche un colore che abbassa la frequenza cardiaca. Per quanto riguarda le luci, è preferibile averle fredde nella zona lavoro mentre più calde nelle zone di accoglienza.

L'ACUSTICA
Essere accolti in un ambiente tranquillo, non rumoroso può aiutare molto a distendersi anche se si è sotto i ferri. Per un'acustica rassicurante si possono utilizzare materiali che hanno tanta massa come il piombo. E quello alternativi, riciclati come il Pet delle bottiglie di plastica per l'acqua e le paste di legno che oltre a fermate i rumori trasmettono comfort e calore, cioè sensazioni importanti sia per i pazienti adulti che per i bambini accompagnati dai genitori per sentirsi al sicuro e quindi meno impauriti.