ANCONA - Il porto cambia volto. Il 2024, per come l’ha impostato l’autorità di sistema portuale, ha tutte le carte in regola per essere l’anno della svolta. Allocate somme per 63,5 milioni di euro da impiegare nelle opere chiave che metteranno lo scalo nelle condizioni di poter compiere il salto di qualità. Non solo progettazioni in corso, ma cantieri pronti ad essere inaugurati. Il primo: quello per l’elettrificazione delle banchine. Il cold-ironing del porto storico vale ben 7 milioni di euro.
L’aggiudicazione dell’appalto integrato è avvenuta a fine febbraio.
Gli appalti
Previsto per quest’anno l’appalto dei lavori della banchina 23 di cui è in corso di definizione il bando disciplinare di gara (17 milioni euro) e, a seguito dell’accordo procedimentale con Fincantieri, il completamento della progettazione per la realizzazione della seconda banchina di allestimento (14,4 milioni di euro) e del prolungamento del bacino di carenaggio (20 milioni) e i conseguenti bandi di gara nel rispetto dell’operatività dello stabilimento. Il 24 aprile sarà sottoposto al Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale l’adeguamento tecnico funzionale dell’allungamento della banchina. Aggiudicati anche i lavori per la banchina 27, con un investimento di 37 milioni. L’aggiudicatario ha ottenuto l’autorizzazione al dragaggio propedeutico all’esecuzione dei lavori e alla gestione dei sedimenti da parte della Regione Marche e sta provvedendo all’allestimento della vasca di stoccaggio degli stessi sedimenti. Sempre in tema di dragaggi: programmato un investimento complessivo di 16,5 milioni di euro per gli interventi alla banchina 26. È stata completata la caratterizzazione e si stanno conseguendo le relative autorizzazioni per avviare entro l’anno l’appalto dei lavori.
Le priorità
La programmazione triennale di servizi e forniture ammonta nel 2024 a 15,62 milioni di euro. Priorità assoluta alla progettazione degli interventi necessari a completare il Piano regolatore portuale per delineare il futuro assetto del porto con lo spostamento a mare dei terminal traghetti dello scalo: leggasi Penisola. Opera faraonica con una previsione di investimento di 300 milioni di euro, ma di cui resta difficile definire i tempi di realizzazione. Di certo meno impattante, ma di utilità fondamentale, il nuovo terminal passeggeri nell’area ex Fiera della Pesca. Complessivamente sono stati allocati 1,25 milioni di euro per la progettazione ad oggi in corso. L’opera punta a migliorare i servizi di accoglienza ai passeggeri e a realizzare un centro servizi capace di supportare le necessità a terra del comparto traghetti.
La digitalizzazione
Poi c’è tutta una partita, invece, che si gioca all’interno dell’Ente e riguarda l’ammodernamento dei sistemi e dei servizi digitali. Ad esempio: 3,6 milioni di euro sono stati destinati agli accordi quadro per servizi di ingegneria e analisi tecniche ed ambientali. Strumento che consente, con un’unica procedura, di accedere rapidamente ai servizi esterni di progettazione, riducendo così i tempi degli affidamenti dei servizi. E poi 1,7 milioni da Pnrr per il potenziamento dei servizi di Port community system e intelligenza artificiale per la digitalizzazione dell’Ente.